Antonio Satta - tempi del liceo

L’immagine ritrovata

Il nostro tempo ha invertito un parametro consolidato inpassato sull’uso della fotografia; da raro e rituale, con la missione di riportare il tempo nel tempo, a testimone immediato, da consumare velocemente senza che ne rimanga traccia.

In passato la fotografia sanciva dei momenti importanti, in qualche caso sacri. La storia di veniva ridotta a un supporto fisico, tangibile e gelosamente conservato. Ogni passaggio di tempo aveva la sua testimonianza visiva: una nascita, un battesimo, una cerimonie, le vacanze, e tutto, debitamente stampato e con da parte la matrice negativa, trovava posto negli album, che ancora oggi dimorano nelle case delle persone più datate.

Poche foto ma significative, utili a conoscere nel dettaglio la storia di ognuno.

Poi la tecnologia ha cambiato le carte in tavola, producendo strumenti che a bassissimo costo, anzi gratuitamente, sono in grado di sfornare un incredibile numero di immagini destinate a però a sparire al primo cambio di cellulare. Ci avviamo verso una generazione che sta realizzando tante immagini quante mai ne sono state prodotte ma che non avrà una memoria visiva.

Per questo abbiamo voluto aprire una finestra all’immagine ritrovata. Abbiamo selezionato una serie di immagini originali, molto diverse fra loro ma tutte particolarmente significative.

Nella speranza che in qualche modo il nostro lavoro ci faccia riflettere meglio sul nostro tempo e sulla necessita di guardarlo meglio e con occhi diversi.

una coppia balla felice in una foto in bianco e nero scattata sull'isola di Tavolara dalla famiglia Piro

Visita le mostre del progetto L’immagine ritrovata nel corso dell’edizione 2023 di Storie di un attimo, Festival popolare di fotografia.